QUALCHE CONSIGLIO PRATICO PER RENDERE PIU' FACILE IL CAMBIAMETO DELLE PROPRIE ABITUDINI ALIMENTARI


Negli ultimi anni il tema “nutrizione ” è diventato molto popolare e le persone sono sempre più consapevoli del fatto che l’alimentazione rappresenti un elemento di prevenzione e/o di miglioramento nei confronti di numerose situazioni patologiche. Proprio per questo motivo sono in aumento le persone che decidono di modificare le proprie abitudini alimentari.

Che sia per prevenire o migliorare situazioni patologiche o “semplicemente” per perdere peso, cambiare le abitudini alimentari non è per niente facile, almeno all’inizio, quando bisogna riorganizzarsi mentalmente e anche dal punto di vista pratico.

Ecco qualche consiglio pratico che può aiutare a sopportare e supportare il cambiamento, rendendolo meno difficile.

A tutti i pazienti che entrano in studio mi pace sottolineare l’importanza di questi aspetti:

ORGANIZZAZIONE

Organizzazione è la parole d’ordine, per cambiare le abitudini e per renderle definitive. ORGANIZZAZIONE dei pasti e ORGANIZZAZIONE della spesa. Pianificare un menù della settimana permette di non arrivare a casa all’ultimo momento e dire “adesso cosa preparo?”, finendo quasi sempre a scegliere i cibi più ipercalorici e poveri dal punto di vista nutrizionale. Se sappiamo cosa mangiare durante la settimana sarà molto più semplice pianificare la spesa per la settimana. Se non possiamo comprare i prodotti freschi tutti i giorni – cosa assai difficile visti i ritmi di vita- possiamo certamente comprarli freschi almeno una volta a settimana e congelarli o conservarli in frigo, in base all’alimento. In questo modo anche quando arriveremo a casa all’ultimo momento senza avere preparato nulla, avremo i cibi giusti da preparare. Insomma non ci potranno essere scuse!

PREPARARE PORZIONI PER PIU’ GIORNI

“Dottoressa non riesco a preparare la verdura tutti i giorni” è una frase che ricorre frequentemente in studio. Fortunatamente siamo dotati di frigorifero, per cui si possono preparare più porzioni di verdura e conservarle in frigo 1-2 giorni. Questo discorso è valido non solo per le verdure, ma per qualunque cosa si possa preparare in quantità e conservare. Ai pazienti suggerisco sempre di preparare passati, minestroni o sughi e congelarli in monoporzioni nel freezer, così come i legumi secchi si possono ammollare, cuocere e congelare. Io abitualmente congelo i pancakes per la colazione, e anche il pane fresco. Non riuscendo a comprare il pane fresco tutti i giorni, lo compro, lo porzioni e lo congelo. Ne approfitto per ricordarvi che il pane fresco è di gran lunga preferibile a tutti i suoi sostituti quali pan bauletto, crackers, gallette etc etc. Una buona regola per alleggerire la preparazioni dei pasti soprattutto quando si hanno famiglie numerose e non sempre risulta possibile conciliare le esigenze di tutti, è preparare a cena porzioni più abbondanti da consumare anche a pranzo.

La preparazione di porzioni per più giorni è un buon modo per evitare di ricorrere a prodotti confezionati, che rappresentano spesso una soluzione rapida e pratica, ma che porta a fare il pieno di sale, zucchero, conservanti , coloranti, alcol etc etc . E’ NECESSARIO ABITUARSI AD UNA CUCINA COSTITUITA DA MATERIE FRESCHE RIELABORATE DA NOI IN PIATTI GUSTOSI.

PASTI UGUALI PER TUTTI (quando possibile)

Quando possibile sarebbe opportuno unificare l’alimentazione della famiglia, in modo da avere pasti uguali per tutti. Se tutti i componenti riescono a seguire la stessa alimentazione sarà più facile cambiare le proprie abitudini alimentari, perché sembrerà una cosa naturale. In studio è molto frequente incontrare donne abituate a preparare tanti pasti diversi per accontentare i figli. Se non ci sono esigenze di salute è opportuno abituare tutti alle stesse preparazioni

ESSERE PIU’ GENEROSI VERSO SE STESSI

Non significa essere autorizzati a sgarrare, ma perdonarsi quando si fa. Non è un aspetto pratico, ma mi piace sottolinearlo sempre a chi entra in studio: qualunque sia il motivo che porta a sceglierei di cambiare, il cambiamento richiede un grande impegno mentale e non sempre la strada del cambiamento è lineare. Può capitare che dopo l’entusiasmo iniziale si perda un po’ di determinazione e concentrazione. Siamo umani, è normale, l’importante è non punirsi per questo. E’ importante non pensare “ho sbagliato, ho vanificato tutto il lavoro fatto fino ad ora”, perché è questo pensiero che indebolisce la convizione al cambiamento, non lo “sgarro” in sé. Invito a trasformare lo sgarro come un momento di riflessione: la maggior parte delle volte quando si sgarra si sta male, dalla semplice digestione pesante, ad uno stato infiammatorio che peggiora, ad una glicemia che aumenta etc etc e questo peggioramento normalmente è percepito chiaramente dal paziente come un peggioramento della qualità della vita in quel momento. E’ proprio in queste situazioni che i pazienti capiscono quanto sia stato positivo fino a quel momento il cambio di alimentazione intrapreso e generalmente sono i pazienti stessi che tornano volentieri e più convinti alla “retta via”. Quindi mi piace pensare ai momenti di debolezza come momenti necessari per capire l’importanza del percorso che è stato intrapreso. Per questo siate generosi verso voi stessi, perdonatevi se sbagliate, nessun errore è così grave da non poter recuperarlo! Quindi forza e coraggio e si prosegue. Poi diciamocela tutta, a parte alcune patologie gravi in cui l’alimentazione è inflessibile, nessun cambio di alimentazione può e deve essere così rigido da non prevedere un momento di fuoriuscita dagli schemi.

Il mio messaggio è cercate di fare sempre al meglio delle vostre possibilità, non punitevi se non sempre non riuscite a dare il 100%, siete umani. Piano piano diventerete bravissimi e probabilmente arriverete anche al 100%!

Buon cambiamento a tutti

 

Dott.ssa Lucia Capone
Biologo Nutrizionista a Fano, Lucrezia e Cesena

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