L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA PER LA SALUTE DEL FETO

 

L’alimentazione corretta in gravidanza riveste una notevole importanza nella riduzione dei fattori di rischio per patologie per la madre e il nascituro.   4

Particolarmente interessanti sono gli studi  che hanno messo in luce la relazione esistente tra fase periconcezionale, fetale e dei primi mesi di vita, con lo sviluppo di tessuto adiposo nell’adulto.  

La teoria “Development Origins of Health and Disease” ipotizza che per sopravvivere in pancia il feto si adatterebbe a condizioni ambientali sfavorevoli come malnutrizione e iperalimentazione. La malnutrizione indurrebbe nel feto delle risposte metaboliche e fisiologiche che lo aiuterebbero a resistere in un ambiente ostile (teoria del gene risparmiatore). Questi adattamenti vantaggiosi in utero, possono essere svantaggiosi nella vita postnatale, aumentando il rischio di malattie croniche future. Quando nella vita post-natale la quantità di cibo è più abbondante infatti, la risposta innescata precedentemente in condizioni di malnutrizione, porta a incapacità di controllare l’introduzione di calorie con conseguente sviluppo di obesità fin dall’infanzia, con conseguente sviluppo di  ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, intolleranza al glucosio,diabete e sindrome metabolica nella vita adulta.

Al contrario, una iperalimentazione durante la gravidanza conduce, con un meccanismo mediato dall’insulina, sia ad uno sviluppo abnorme delle cellule adipose che ad una modificazione dell’ipotalamo del neonato, influendo sull’introito alimentare successivo alla nascita. Nei figli di madri con un indice di massa corporea già elevato in pregravidanza, ridotta tolleranza al glucosio, diabete gestazionale o diabete di tipo 1, l’aumento della massa adiposa e del volume delle cellule adipose del neonato è correlato ai livelli di insulina del cordone ombelicale. Pertanto l’ipernutrizione pre e durante la gravidanza determinerebbe alti livelli di insulina e glucosio sia nella mamma che nel bambino, inducendo ipertrofia cellulare nel feto e nel neonato. Studi sugli Indiani PIMA negli USA, hanno messo in luce una correlazione positiva fra diabete materno e obesità dei figli in età adolescenziale, suggerendo l’ipotesi che l’esposizione del feto ad un “ambiente diabetogeno” in pancia possa costituire un fattore di rischio importante per la susseguente obesità fin dall’età pediatrica.  

In una ideale condizione, quindi, il percorso di prevenzione di malattie future del bambino e dell’adulto dovrebbe iniziare durante la gravidanza con un’alimentazione corretta.